Orientamenti triennali 2005/2008

"Dare ragioni di vita e di speranza" è il tema proposto dall' ultima assemblea nazionale per il prossimo triennio.

Linee programmatiche 2007/2008

TESTIMONIARE
Il Risorto, luce della vita.
Essere, diventare, riconoscersi testimoni
Il programma dell’associazione s’inserisce nel cammino della Chiesa delineato dagli Orientamenti pastorali “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”ed avrà un importante momento di verifica e di rilancio del documento che i Vescovi italiani si accingono a pubblicare dopo il IV Convegno ecclesiale nazionale di Verona. Anche la celebrazione delle Settimane sociali dei cattolici italiani, dedicate ad un tema di grande rilevanza, nella particolare ricorrenza del centenario (“Il bene comune oggi: un impegno che viene da lontano”, Pistoia-Pisa, 18-21 ottobre 2007), offre ulteriori elementi di attenzione e corresponsabilità.
Sul versante più propriamente associativo, l’anno che abbiamo davanti conclude un ciclo triennale di approfondimento del mandato affidatoci da Giovanni Paolo II nel settembre 2004 (contemplazione, comunione, missione), inserendosi nel cammino verso la XIII Assemblea, che coincide altresì con il 140°anniversario della nascita dell’Azione Cattolica.
Fedeli alla nostra vocazione laicale, siamo chiamati a vivere queste coordinate di natura ecclesiale ed associativa con uno sguardo attento e cordiale alla vita del nostro paese, che appare sempre più attraversata da un allentamento di quella rete di legami condivisi, faticosamente costruiti nel dopoguerra attraverso un dialogo fra culture e ideologie politiche diverse, al quale i cattolici italiani (e la stessa Azione Cattolica) hanno offerto un contributo importante.
Lo slogan “Andate! Io sono con voi” è tratto dalla conclusione del vangelo di S. Matteo, che ci accompagna nell’anno 2007-2008 (anno A). Il brano rappresenta una sorta di finale senza la parola “fine”. Ci si aspetterebbe il racconto dell’ascensione, e invece – a sorpresa – le ultimissime parole del Risorto contengono una promessa stupefacente: Lui non se ne andrà, ma resterà sempre con i suoi. La risurrezione – ci vuol dire l’evangelista – non ha reso Gesù lontano e latitante, ma lo ha fatto diventare ancora più vicino e presente, più presente e vicino di prima. Se nel corso della sua vita terrena, ha potuto comunicare solo con quegli uomini, di quel tempo, della sua terra, ora può venire in contatto con i suoi discepoli di ogni luogo, di ogni tempo, fino alla fine della storia. Pertanto l’imperativo della missione (“Andate!”) è sostenuto e vivificato dall’indicativo della promessa (“Io-sono-con-voi”). Di conseguenza la missione non sarà solo un andare per Lui; sarà soprattutto un camminare dietro di Lui e con Lui, che ci precede sempre per guidarci, e sempre ci accompagna per rendersi reperibile da ogni uomo, di ogni luogo, di ogni tempo …
Solo ponendo al centro della conversione personale e associativa l’incontro vitale con Gesù Risorto, luce della vita e fondamento della speranza cristiana, diviene possibile essere, diventare, riconoscersi testimoni. L’intero percorso di questo biennio, che ha coniugato contemplazione del Risorto e condivisione ecclesiale della speranza, ci rinvia quindi quasi naturalmente al primato della evangelizzazione, che l’Azione Cattolica s’impegna a mettere al centro di questo anno associativo, non come una tematica astratta, ma come una concreta dinamica missionaria, praticamente sperimentabile e audacemente sperimentale.
La cura attenta della qualità della testimonianza cristiana, riportata alla sua originaria radice battesimale e chiamata a misurarsi praticamente con le forme ordinarie del vissuto, che hanno trovato una esemplificazione esemplare nei cinque ambiti del IV° Convegno ecclesiale (la vita affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità, la tradizione, la cittadinanza), deve tradursi in una rinnovata attenzione formativa, capace di accompagnare ragazzi ed educatori, giovani, uomini, donne e famiglie oltre la soglia abituale della vita associativa e del servizio pastorale.
Fedeli alla peculiarità ecclesiale e laicale della nostra forma associativa, ci sentiamo chiamati in modo particolare a promuovere e sostenere un doppio livello, umano e cristiano, in cui essere, diventare e riconoscerci testimoni: da un lato, essere testimoni dell’uomo, della sua vocazione spirituale e di quegli orizzonti universali di fraternità, in cui è racchiuso un patrimonio di valori irrinunciabili, da onorare insieme, attraverso un dialogo animato da sincera ricerca della verità; dall’altro, essere testimoni di Gesù Cristo e del mistero della salvezza offerta a tutti con la sua morte e resurrezione, vivendo questa missione non come un atto isolato, ma dentro una comunione ecclesiale alla quale siamo chiamati, ancora una volta, a portare lo specifico contributo che nasce dalla vocazione sinodale dell’Ac.
Spetta a noi, laici di Ac, costruire ponti fra queste due sponde e imparare a frequentare ed abitare quella difficile zona di frontiera in cui intrecciare nuove esperienze di primo annuncio del Vangelo con testimonianze esemplari di socialità virtuosa, capaci di ritessere le ragioni condivise del bene comune.
Ricordare, ricostruire e far conoscere le tappe fondamentali della nostra storia, e in particolare avviare un bilancio sereno e positivo della scelta religiosa sono occasioni ulteriori per prepararci alla prossima Assemblea, elaborando insieme progetti che riflettano coerentemente questi obiettivi, sulla base di un autentico discernimento associativo e comunitario; attraverso percorsi adeguati di studio e approfondimento, sarà possibile sviluppare forme nuove, aperte ed efficaci di testimonianza umana e cristiana, maturate in assemblee associative, condivise in incontri ecclesiali, presentate in iniziative pubbliche.
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Giovani - giovanissimi

Materiale

ACR - SuPerStrada con Te!

In questa pagina puoi trovare il materiale dell'Iniziativa Annuale dell'ACR per il 2006/2007.

ACR 2007/2008

Adulti - Testimoni della Speranza

L’anno che abbiamo davanti conclude un ciclo triennale di approfondimento del mandato affidatoci da Giovanni Paolo II nel settembre 2004 - contemplazione, comunione, missione - inserendosi nel cammino verso la XIII Assemblea, che coincide altresì con il 140° anniversario della nascita dell’Azione Cattolica. Fedeli alla nostra vocazione laicale, siamo chiamati a vivere queste coordinate di natura ecclesiale ed associativa con uno sguardo attento e cordiale alla vita del nostro Paese, che appare sempre più attraversata da un allentamento di quella rete di legami condivisi, faticosamente costruiti nel dopoguerra attraverso un dialogo fra culture e ideologie politiche diverse, al quale i cattolici italiani - e la stessa Azione Cattolica - hanno offerto un contributo importante.

Il Convegno ecclesiale di Verona ci ha fatto percepire più intensamente e coralmente la concretezza e l’urgenza della visione cristiana della speranza che incrocia le domande, le attese, e la ricerca sincera di “bene, bello, giusto” delle donne e degli uomini del nostro tempo, a partire da quanti vivono accanto a noi. Questo testo guida è maturato grazie all’apporto di un’équipe rappresentativa e qualificata della vita associativa del Settore Adulti, che ha operato nello stile laboratoriale e in un clima fraterno. Sono confluite nella proposta, ora a disposizione di tutti i nostri gruppi adulti e di quanti desiderano conoscerne e condividerne il cammino, anche alcune
riflessioni scaturite negli eventi associativi del dopo Verona, realizzati in alcune città italiane, particolarmente significative per gli ambiti trattati.
Il confronto in atto sul valore e la centralità della famiglia nella Chiesa e nella società, accanto alla riscoperta del bene comune possono trovare nel testo di quest’anno significativi punti di riferimento sia per incontri tra gli adulti di AC, come per iniziative che potrebbero coinvolgere altre realtà aggregative e persone presenti nella comunità, nel territorio e negli ambienti di lavoro. Cercare il “Regno di Dio e la sua giustizia”, messaggio evangelico forte, sempre incisivo, perché appello alla conversione e al cambiamento, ispira tutte le pagine del sussidio e declina attorno ad alcune espressioni, chiavi di riferimento e di ingresso, lo stile di una vita secondo lo spirito delle beatitudini. Tenendo sullo sfondo il messaggio del Vangelo di Matteo, desideriamo anche noi essere discepoli del regno dei cieli e affinché la sequela non risulti generica e superficiale e soprattutto perché la testimonianza sia vero annuncio della speranza evangelica, ci sproniamo vicendevolmente in questo anno formativo a compiere quel passo decisivo chiesto da Gesù: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33).
I molteplici linguaggi proposti intendono valorizzare accanto al decisivo ascolto della Parola, quello delle persone, degli eventi, della cultura, della storia.
Molto è lasciato alla progettualità locale, alle situazioni e al contesto dove i gruppi operano. Determinanti risultano, allo scopo, la lettura e l’approfondimento delle note di metodo e dell’introduzione tematica che mettono in luce:
a la sintonia della proposta con le Linee guida per gli itinerari formativi;
b la complementarietà tra questo testo e quello di uso personale, entrambi
basati sul Vangelo di Matteo;
c il metodo partecipativo e le indicazioni di utilizzo del testo più adatte alle diverse tipologie di destinatari;
d la scelta di tenere sempre insieme le dimensioni della vita quotidiana e della Parola, secondo il circolo virtuoso Dalla vita alla Parola, dalla Parola alla vita.
In appendice, in attesa della specifica Nota pastorale, abbiamo scelto di riportare integralmente le sintesi di lavoro del convegno ecclesiale di Verona, rileggendo gli ambiti della testimonianza - vita affettiva, lavoro e festa, fragilità, tradizione, cittadinanza - inseriti nei tre ambienti di vita -
comunità, società, famiglia. Il volto associativo che può emergere dall’utilizzo del testo sarà certamente di un’AC significativa, vivace, protagonista di un cammino pastorale parrocchiale e diocesano, caratterizzato da un profondo rinnovamento nella comunione e nella missione, interprete delle attese urgenti di cambiamento, specialmente etico-solidale nel tessuto civile e sociale del nostro Paese.

7 giugno 2007, Solennità del Corpus Domini

Francesca Zabotti, Franco Miano, d. Giuseppe Masiero

Linee programmatiche AA 2006 - 2007

Condividere... a cura della Presidenza Il programma triennale dell’Associazione si inserisce nel cammino della Chiesa Italiana delineato dagli Orientamenti Pastorali per il primo decennio del Duemila - Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia - e che avrà un suo primo momento di verifica nell’ottobre di quest’anno al IV Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona - Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo. Da Verona, dal Convegno Ecclesiale, in quest’anno associativo, già ripartiremo cercando di dare forma alle intuizioni che la Chiesa Italiana tutta maturerà, offrendo come sempre il nostro peculiare contributo di un’associazione laicale, che sulla testimonianza al mondo può non solo dire parole vissute, ma anche vivere con creatività e fantasia, da laici associati, la Parola di resurrezione che Gesù Cristo è per tutti gli uomini. Ogni anno, l’Associazione, pur vivendo la consegna di Giovanni Paolo II (contemplazione, comunione, missione) nella sua globalità, cercherà di approfondirne in modo specifico una dimensione. In particolare, nell’anno 2006/2007 saremo chiamati a riscoprire la dimensione ecclesiale della speranza, custodita da una chiesa che è in Cristo “come un sacramento o segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (LG 1): in questo senso, la chiesa è dono del Risorto per tutta l’umanità e autentico disegno di speranza. Approfondimenti:

Tratto da www.azionecattolica.it

Presentazione Iniziativa annuale 2006/2007

Comunione, voce del verbo condividere di Luigi Alici

Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento?” (Lc 14,28-30). All’inizio di ogni anno, siamo chiamati a rimettere in moto un cammino, a riattivare una dinamica; dobbiamo farlo con quella sapiente capacità di amministrare correttamente i talenti, che nel linguaggio evangelico è condizione fondamentale per farli fruttificare e non lasciarli marcire. In fondo, chi è in grado di portare a termine il lavoro intrapreso è, letteralmente, il vero responsabile, cioè colui che riesce a rispondere positivamente a tutti coloro per i quali l’opera è stata intrapresa e portata a termine. E se è così importante rispondere del proprio servizio, grande cura dev’essere posta in tutte le fasi di realizzazione, a cominciare dalla progettazione, che non è un preliminare facoltativo. Predisporre un cammino di santificazione personale e di annuncio del vangelo è già cominciare a fare esercizio di santità, è già cominciare ad annunciare il vangelo. Una buona dinamica progettuale, esige almeno tre condizioni: anzitutto una verifica attenta e coraggiosa dei risultati conseguiti, per valutare quanto siano stati lacunosi o positivi, e interpretare correttamente luci e ombre. In secondo luogo, è indispensabile cercare il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti, a cominciare dai primi momenti in cui si disegna un percorso di vita associativa. L’unitarietà non si misura dall’abilità di fare un “taglia e incolla” tra le proposte di settori e articolazioni, ma dall’impegno a condividere intimamente uno stesso cammino, anche quando i percorsi concreti debbono differenziarsi. Infine, all’unitarietà deve corrispondere una profonda cura delle relazioni: sia fra le persone e i gruppi di una medesima associazione, sia fra i diversi livelli della vita associativa (parrocchiale, diocesano, regionale, nazionale). Quest’aspetto ci porta direttamente al cuore delle Linee programmatiche per il prossimo anno, in cui, tenendo sempre sullo sfondo il “trinomio di Loreto” (contemplazione, comunione, missione), saremo chiamati ad approfondire in modo particolare il senso del condividere, ponendo al centro il Risorto, il volto della Chiesa, il racconto della testimonianza. Lo slogan che ci accompagnerà (“Va’ e anche tu fa’ lo stesso”) è la conclusione del brano di Lc 10,30-37, in cui Gesù risponde alla domanda del dottore della legge, che aveva il monopolio della lettera e forse aveva smarrito lo spirito (“E chi è il mio prossimo?”), con una storia inquietante e straordinaria: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico…”. Questo slogan rappresenta con straordinaria efficacia il valore dinamico e missionario della comunione, ribadito dall’immagine della lavanda dei piedi, scelta per il manifesto. “Prossimo” è il superlativo di “vicino”, e approssimarsi è una voce attiva del verbo “avvicinarsi”. Una condivisione di cui siamo chiamati a esplorare tutte le potenzialità: nello spazio a volte “protetto” dell’Associazione e della Chiesa, così come in tutti gli ambienti in cui si consuma la storia della nostra vita, gomito a gomito con tante persone. In particolare, nel prossimo anno saremo chiamati a riscoprire la dimensione ecclesiale della speranza, custodita da una chiesa che è in Cristo “come un sacramento o segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (LG 1). Ma per sperimentare forme sempre nuove di condivisione della speranza, dobbiamo fare di ogni momento di vita associativa un luogo in cui si disegna il “noi” della speranza. La speranza condivisa nasce dalla contemplazione del Risorto e deve misurarsi ogni giorno con la consegna del samaritano: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”. Tratto da www.azionecattolica.it

Adulti - Iniziativa annuale 2006/2007

ACG - Iniziativa annuale 2006/2007

Non abbiate paura, è risorto - Iniziativa annuale 2005/2006

Iniziativa annuale 2005/2006

ACD - Iniziativa annuale 2005/2006

"Vivi nella speranza" è il sussidio che accompagnerà il cammino degli Adulti di AC nel prossimo anno associativo. E' frutto di un laboratorio che ha visto partecipi e attivi adulti "in formazione", provenienti da tante realtà diocesane e desiderosi di coinvolgerne altri in un cammino di crescita e di maturazione. Link sul sito dell' ACI: Presentazione del testo e materiali utili Presentazione del tema dell' anno

ACG - Iniziativa annuale 2005/2006

"Vero...su bianco" è il sussidio formativo per l'anno 2005-2006 destinato alla vita dei gruppi giovani. Integra e completa "Non abbiate paura: è risorto!", il testo del cammino personale. Alla luce del Convegno Ecclesiale di Verona, che avrà per tema "Testimoni di Cristo Risorto, Speranza del mondo", l'associazione declina il proprio cammino formativo modulandolo sul tema della Speranza. Fonte:Novità in Circol@zione Altro materiale sul cammino dei giovanissimi e giovani di AC lo puoi trovare nella sezione dedicata ai giovani sul sito dell' ACI nazionale.

ACR - Iniziativa annuale 2005/2006

6 con noi! Anno della SEQUELA Conversione al Vangelo della vita I ragazzi nelle varie fasce di età affronteranno il tema della sequela accompagnati dagli animatori-educatori affrontando gli interrogativi che effettivamente i ragazzi hanno. POSSO! i bambini (6-8), scelgono di declinare il "potere" all'imperativo! Se da un lato il "posso" è segno di "esisto", dall'altro è necessario "educare il posso" al "posso sì... ma nel rispetto dell'altro"; posso sì, ma non è detto che se ho tutto, automaticamente, posso tutto! POSSO? Per i ragazzi (9-11) è la voglia di sperimentare tutto ciò che li circonda e di vedere se ne sono capaci. Il cominciare a trovare un proprio posto, un proprio ruolo, si accompagna ad un misto di stupore e timore che fanno sì che l'imperativo ceda il passo all'interrogazione che può aprirsi a molteplici risposte: sì puoi / sì devi / sì, è ora che tu faccia le tue scelte / sì, è ora di metterti alla prova. POSSO... per i ragazzi (12-14) è: ... farcela (lo sento) se non sono da solo;... davvero contare su di te; ... vivere bene anche questo momento forte,"strano" della mia vita;... ancora "di più" se sono in gruppo;... sul serio cominciare ad incamminarmi in quel temuto, ma allo stesso tempo desiderato, mondo "grande" che comincio ad intravedere. IL brano biblico che ci accompagnerà (Mc 1, 14-20) è il brano della chiamata e ci aiuterà ad approfondire gli atteggiamenti di: Partecipazione Disponibilità Accoglienza Condivisione Il protagonismo dei ragazzi è il momento essenziale di ogni gara, non basta decidere di giocare, occorre organizzare le squadre, capire da che parte stai, avere voglia di vincere... Si resta sempre in meno, finché... tocca a te. Chi mi sceglierà? Sarò scelto? Posso davvero giocare anch'io? "6 CON NOI" uno slogan che vuole esprimere la condizione in cui si può dare il meglio di sé, proprio perché cercati e chi-amati. Se a bordo della barca abbiamo scoperto cosa vuol dire essere Chiesa impegnata nella costruzione del Regno di Dio, ora questa barca è tornata a riva e su quella riva c'è Gesù che ci chiama, ancora una volta, alla Vita. Non una vita qualsiasi, ma una vita da discepolo, un "mettersi dietro" a Qualcuno e un "lasciarsi dietro" qualcos'altro, facendo ordine, perché essere "pescatori di uomini", vuol dire essere persone che, liberate dal Signore, mettono umilmente le proprie capacità al Suo servizio e diventano strumenti per "liberare altri". Ed è sotto il segno di questa Speranza, di cui siamo testimoni, che i ragazzi sono chiamati a vivere la dimensione missionaria del cammino, per portarla a tutti con la forza del Risorto, ma anche con tutta la freschezza ed originalità del loro essere piccoli. Gesù sceglie questi ragazzi, accogliendo limiti e potenzialità, scommette e non teme di perdere, li vuole nella sua squadra! La sequela cristiana non è mai un camminare da soli! Per questo i ragazzi accolgono la chiamata a far parte della squadra di Gesù, speranza del mondo, per mettersi in cammino dietro a Lui (Mese del Ciao);vivono secondo le regole del Vangelo e si allenano negli atteggiamenti che costruiscono la pace (Mese della Pace); fanno gioco di squadra, donando la loro amicizia e coinvolgendo tutti nella meravigliosa sfida della fede (Mese degli Incontri); si impegnano a mantenere il passo di Gesù risorto, colorando la propria estate con le scoperte fatte durante l'anno. Materiale: Iniziativa Annuale 2005/2006 [153KB] Presentazione Iniziativa Annuale [3.113KB] Proposta ACR [1.547KB] Inno nazionale ACR (link al sito dell' ACR nazionale) Sezione dedicata all' iniziativa annuale sul sito nazionale dell' ACR.  

Regola di vita 2005/2006

Avendo scelto di operare nella forma associativa dell' Azione Cattolica, voglio agire in piena armonia con il Vescovo e i Sacerdoti per la costruzione della Chiesa in cui, per il Battesimo, sono chiamato ad esercitare una funzione sacerdotale, profetica e regale. Pertanto, con la grazia dello Spirito Santo, alla scuola del Vangelo di Marco e del Programma Pastorale Diocesano mi impegno a riscoprire la gioia e la speranza come esperienza di incontro con Cristo Gesù nella vita di ogni giorno, assumendo fedelmente la seguente regola di vita spirituale: Farò in modo da dare una tonalità positiva e possibilmente gioiosa alla mia vita personale e al mio impegno attivo nella comunità cristiana. Segnalibro con la regola di vita