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Sabato 9 e Domenica 10 Febbraio, presso l’Aula Magna della Facoltà Teologica del Trivento a Padova, si è svolto il seminario di studio promosso dall’Azione Cattolica dei Ragazzi a cui hanno partecipato più di 200 educatori provvenienti da tutta Italia e tra questi un centinaio provveniva dalle Diocesi del Triveneto. Il seminario di studio, in continuità con quello che si è svolto nel Febbraio 2012 a San Benedetto del Tronto, ha approfondito la tematica dell’Iniziazione Cristiana con una particolare attenzione alla figura e alla formazione dell’educatore-catechista.
Nella prima giornata sono intervenuti Don Erio Catellucci, docente di Teologia Sistematica presso l’ISSR dell’Emilia Romagna e il Prof. Pierpaolo Triani, docente di didattica generale presso l’Università Cattolica di Piacenza. Don Erio ci ha ricordato come le tre dimensioni della profezia, dell’apostolato e della testimonianza siano la parola, i sacramenti e la carità e l’esperienza cristiana è il dosaggio di questi tre elemnti ed il “catechismo” deve essere un luogo di incontro e relazione in un clima di fiducia. Il Prof. Triani ci ha detto che l’eucatore-catechista è colui che accompagna il ragazzo in un percorso crescita umana e di fede che vuol dire accompagnare la persona alla consapevolezza a dire SI al Vangelo. Per svolgere questo ruolo l’educatore deve essere una persona appassionata, che studia e che sa comunicare creando relazioni.
Nella seconda giornata c’è stata una tavola rotonda a cui hanno partecipato la Prof.ssa Chiara Palazzini, Docente di Pedagogia Generale presso la Pontificia Università Lateranense, Don Giorgio Bezze, Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano di Padova e Paolo Reineri, Consigliere Nazionale ACR. La Prof.ssa Palazzini ci ha ricordato come per un educatore sia importante avere una buona propensione comunicativa e avere una buona qualità affettiva delle relazioni in modo tale da accogliere le emozioni del ragazzo. Don Giorgio Bezze ci ha spiegato che non c’è separazione tra identità umana e cristiana soffermandosi sull’importanza per l’educatore di coltivare la propria spiritualità attraverso alcune vie quella della bellezza, della relazione affettiva e della preghiera. Infine Paolo Reinier nel suo intervento ci ha illustrato alcuni atteggiamenti errati che può assumere l’educatore e che rischiano poi di non aiutare il ragazzo nel suo percorso di crescita.
Matteo
Incaricato Regionale ACR