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Iniziativa del MLAC per il 17 Marzo

Oltre 650 firme sono state raccolte dal MLAC - Movimento Lavoratori di Azione Cattolica nella mattinata di Domenica 17 Marzo sui sagrati di alcune Chiese della diocesi, a sostegno della Campagna LIBERALADOMENICA promossa da Confesercenti con il sostegno della CEI – Conferenza Episcopale Italiana.

La proposta di Legge di iniziativa popolare sottoscritta da centinaia di persone, intende porre rimedio alle “aperture selvagge” dei negozi introdotte dal Decreto “Salva Italia”, restituendo alle Regioni la facoltà di decidere sulle aperture domenicali delle attività commerciali. Si è creduto che la liberalizzazione degli orari potesse curare gli effetti di questa crisi economica, ma le aperture domenicali, come confermano studi recenti effettuati da Unioncamere Veneto, non hanno incrementato né i fatturati né l’occupazione. Lo scopo principale di questa iniziativa che il MLAC ha realizzato in collaborazione con gli amici, i giovani e le famiglie delle parrocchie ospitanti (Castelmassa, Bagnolo di Po, Lendinara - S. Sofia, Canaro, Pontecchio Polesine, Gavello, Rovigo – San Pio X e Santa Maria delle Rose), è stato quello di sensibilizzare le comunità ad effettuare acquisti consapevoli e far comprendere quali sono i risvolti negativi dei consumi fatti di domenica. Anche il Vescovo Lucio Soravito de Franceschi aveva aderito a questa raccolta firme sostenendo la necessità per i lavoratori di godere del riposo domenicale da condividere con la propria famiglia, con i propri cari e con la comunità parrocchiale. “Abbiamo scelto di essere presenti sui sagrati, simbolo d’incontro tra Chiesa e Mondo, ha affermato Andrea Padoan Segretario diocesano del MLAC, perché riteniamo che questa battaglia non sia né ideologica né confessionale ma per la salvaguardia della dignità umana”. “Siamo molto soddisfatti delle firme raccolte - ha concluso Padoan - e per questo ringraziamo i parroci e le comunità che ci hanno ospitato”. 

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Domenica 17 marzo,sul sagrato di molte chiese della nostra diocesi saranno presenti dei banchetti del Mlac, il movimento dei lavoratori di Azione Cattolica. Saranno lì per sostenere la campagna “libera la domenica”,  contro le aperture dei centri commerciali alla domenica, ideata dalla Confesercenti con il sostegno della Cei.
Per parlarci di questa iniziativa è stato ospite a Ponte Radio, Andrea Padoan segratario diocesano del Mlac: «La legge Salva Italia – ha detto Andrea – ha permesso agli operatori commerciali libertà di iniziativa per quanto riguarda gli orari di apertura e di chiusura dei negozi. Si è creduto che la liberazione degli orari potesse curare gli effetti di questa crisi economica, invece gli effetti collaterali di questa medicina sono peggiori dei potenziali benefici prodotti. Secondo un recente monitoraggio prodotto da Regione Veneto e da Unioncamere Veneto per il 70% degli operatori della grande distribuzione l’aumento dei costi non sarà compensato da un aumento delle vendite. Si è visto che il fatturato non aumenta ma viene solo spalmato sui sette giorni. Dunque le aperture domenicali non hanno sortito i benefici sperati. Non si è verificato neanche un aumento dell’occupazione perché ogni esercizio commerciale ha affrontato questa apertura con le risorse che già aveva scaricando sugli addetti, sui dipendenti il peso di tutto questo. Lo scopo di questa nostra iniziativa è quindi di fare capire alle nostre comunità quali sono i risvolti negativi dei nostri consumi fatti di domenica. Il riposo ha un significato religioso ma anche antropologico. Riposarsi di domenica non è la stessa cosa di riposarsi per esempio il mercoledì. Un giorno in cui magari l’altro coniuge è a lavoro e i figli sono a scuola. Riposare e celebrare la festa sono momenti per celebrare la comunione in famiglia e per noi cristiani è anche partecipazione alla vita del Signore risolto. Negli altri stati d’Europa nessuno prevede tante aperture come in Italia. In Germania per esempio, uno stato che prendiamo sempre come riferimento i negozi non sono mai  aperti di domenica, salvo pochissime deroghe demandate poi alla discrezione dei singoli Lender. 
Insomma come dice Padoan, questa è una battaglia umana, sociale ed economica. L’intervista è anche servita per parlare del Movimento dei Lavoratori di Azione Cattolica, nato a livello nazionale nel 1936.  «Il Mlac costituisce l’espressione missionaria dell’AC nel mondo e vuole essere uno strumento di promozione cristiana nel mondo del lavoro, nella società e per promuovere la pastorale legata all’ambiente, è un movimento intergenerazionale ed interprofessionale. Nella nostra diocesi è stato costituito con il congresso del febbraio del 2010. Lo scorso anno ha organizzato sempre in occasione della festa di San Giuseppe un convegno dedicato alla conciliazione dei tempi di vita e del lavoro».
Data: 
Domenica, 17 Marzo, 2013 - 08:00