Gennaio: parliamo di pace

Pace,dono di Dio impegno dell’uomo     

Il mese di gennaio è il periodo durante il quale  l’Azione Cattolica pone la sua attenzione al  tema della Pace. La pace e  l’amore sono frutti che lo Spirito dona  alla sua Chiesa e che ciascuno di noi è chiamato a far crescere.  Di seguito si riporta una breve riflessione del biblista Primo Gironi.

“Ancora oggi il termine ebraico  shalòm   (pace) è il primo ad affiorare sulle labbra degli ebrei quando s’incontrano e si salutano. E’ un termine  nel quale si concentra ogni aspetto della vita e  della persona, chiamata a percorrere questo nostro mondo nell’intreccio armonioso di incontri,dialoghi,relazioni,legami.

In questo suo primo significato la pace è l’orizzonte entro il quale l’uomo è chiamato a “ coltivare” e  “custodire “ il Creato ( come si legge in Gen2,15)e a intessere la rete ininterrotta della comunione fraterna. Chi opera in questo modo  contribuisce a costruire la grande famiglia dei figli di Dio, il cui  primogenito è il Cristo, primo costruttore di pace : << Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio >> ( Mt.5,9).

Nel suo aspetto verticale shalòm è invece in stretto rapporto con Dio e con il suo Inviato,il Messia, chiamato << Principe della pace>> (Is9,5). Per questo la Bibbia considera la pace  non solamente come assenza di guerra, ma soprattutto come dono di Dio e come pienezza di tutte le sue benedizioni : la vita, la famiglia, la terra e i suoi prodotti, il lavoro e il benessere, la longevità, e l’abbondanza. La pace è il messaggio centrale della speranza messianica annunciata dai profeti, che la vedono realizzarsi nella ritrovata armonia  delle origini tra l’uomo ed il creato: << il  lupo dimorerà  insieme con l’agnello…. Il vitello e il  leoncello  pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà..>> (Is11,6-9;Cfr Is65,25).

Ma anche nella trasformazione  degli strumenti di guerra in strumenti di progresso e di convivenza pacifica e fraterna: << Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci…non  impareranno più l’arte della guerra>> (Is2,4)

Tutto ciò si compirà con la venuta di Gesù di Nazaret, la cui nascita segna anche la nascita e il trionfo della pace: << Sulla terra pace agli uomini,che Dio ama>> (Lc2,14).

Nel simbolismo biblico Gerusalemme è la “ città della pace”: suo sovrano storico è Salomone ( =”il Pacifico”) ma suo sovrano ideale è “ La Pace”(Is 60,17). Nelle Lettere di Paolo, i destinatari del vangelo ricevono come primo annuncio la pace donata da Gesù risorto il giorno di Pasqua : << Grazie a voi e pace>>.” 

Nella esortazione apostolica Evangeli  Gaudium  ( EG 239)  Papa Francesco ci ricorda che “ La Chiesa  proclama il vangelo della pace ( Ef6,15) ed è aperta alla collaborazione con tutte le  autorità nazionali ed internazionali per prendersi cura di questo bene universale tanto grande. Nell’annunciare Gesù Cristo, che è la pace in  persona (cfr Ef,2,14), la nuova evangelizzazione  sprona ogni battezzato ad essere strumento di pacificazione e testimonianza credibile  di una vita riconciliata. E’ tempo di sapere come progettare, in una cultura che privilegi il dialogo come forma d’incontro, la ricerca di  consenso e di accordi, senza però separarla  dalle preoccupazioni per una società giusta,capace di memoria e senza esclusioni.”

Sezione: