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Fermare l’abominio dei bambini soldato
Bambini schiavizzati, costretti a diventare “attentatori suicidi”, “ drogati e torturati” per fare di loro dei soldati. “Quanto tempo dovrà passare prima che smetteremo di distogliere il nostro sguardo?”, ha chiesto monsignor Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso l’ONU, che nel suo intervento al Consiglio di sicurezza a New York ha richiamato i governi nazionali e le Nazioni Unite alle loro responsabilità.
“Il reclutamento e l’uso di bambini nei conflitti armati non è solo una grave violazione dei diritti internazionali umanitari e umani, ma è anche un male abominevole che va condannato”, ha denunciato l’arcivescovo ricordando che “ il 2014 è stato l’anno peggiore nell’era moderna” per l’uso dei bambini soldato,10mila solo in Siria e in Iraq. (1)
“Ancora oggi il loro silenzio impotente grida sotto la spada di tanti Erode”
(Papa Francesco)
Una bambina alza le mani in segno di resa,sembra implorare “ mi arrendo non sparare”,sulla faccia paffuta l’espressione della paura. Dietro di lei si intuisce un paesaggio desolato. Cosa l’ha spaventata? Hudea è una bimba siriana di 4 anni e a terrorizzarla è una fotocamera,confusa con un’arma.”Avevo una macchina fotografica con il teleobiettivo e la piccola l’ha scambiata per un’arma”, spiega il fotografo turco Osman Sagirli che ha scattato la foto nel campo profughi di Atmeh, a circa dieci chilometri dal confine con la Turchia, dove la piccola è arrivata con la madre e due fratelli dopo un viaggio di 150 chilometri dalla loro casa di Hama. La naturale curiosità infantile che in un contesto normale porterebbe un bambino a voler scoprire l’oggetto nuovo e misterioso,in questo caso si è trasformata in una istintiva certezza che lo strumento puntato addosso è una minaccia.” Ho capito subito che si era spaventata,perché si è morsa le labbra e ha innalzato le mani. Normalmente i bambini scappano,nascondono la loro faccia o sorridono quando vedono una fotocamera”. L’immagine è diventata virale sul web e Hudea sta facendo il giro del mondo diventando il simbolo della guerra in Siria e di una generazione vittima di un conflitto senza fine,una generazione assuefatta alla violenza e alla morte,tanto da non riuscire a immaginare una realtà diversa.” Tutto si perde con la guerra”, ha detto Papa Francesco, anche il sorriso dei bambini. (2)
La Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riporta all’ articolo 38 il non utilizzo dei bambini nel conflitto armato mentre all’articolo 39 si dichiara che gli stati firmatari della Convenzione adottano particolari provvedimenti al fine di agevolare il recupero fisico,psicologico ed il reinserimento sociale di ogni bambino vittima di maltrattamenti,abusi,violenze e conflitti armati.
Fonte (1) e (2) settimanale A Sua Immagine aprile 201