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Sabato 27 Giugno, presso l’Azione Cattolica di Faenza, si è svolta la Giornata di studio interegionale MLAC – Movimento Lavoratori di Azione Cattolica dal titolo “L’economia secondo Papa Francesco”, alla quale hanno partecipato le delegazioni dei Movimenti diocesani di Adria-Rovigo, Bologna, Faenza ed Imola. L’incontro è stato presieduto da S.E. Mons. Mario Toso Vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana già Segretario del Pontificio consiglio Giustizia e Pace, che ha proposto il suo qualificato contributo al tema della giornata.
Nella sua introduzione Mons. Toso ha precisato che con i suoi pronunciamenti sull’economia papa Francesco non intende operare direttamente una riforma tecnico-strutturale dell’attuale sistema finanziario, quanto piuttosto “portare il messaggio etico del Vangelo nel cuore del capitalismo contemporaneo, la cui impostazione, specie in questi ultimi tempi, sembra prescindere dalle persone, dalle famiglie, dalle imprese, dalle amministrazioni locali, preoccupandosi principalmente del profitto a brevissimo termine”.
Papa Francesco critica la separazione tra economia ed etica, nocciolo dell’odierna crisi economico finanziaria, promuovendone l’approfondimento antropologico. Le scienze e le attività economiche “devono essere collocate entro una sintesi culturale che rispecchi sia l’unitarietà dei molteplici saperi sia delle attività umane, facenti tutte capo ad un unico soggetto: la persona libera e responsabile, intrinsecamente sociale, aperta alla Trascendenza”. Il Papa non condanna l’economia di mercato ed il mercato in sé ma “propone il superamento delle attuali dottrine economiche neoliberistiche sulla base di ragioni eminentemente antropologiche ed etiche, ma anche avvalendosi dei risultati di studi recenti secondo i quali –ha affermato Mons. Toso - ad una crescita economica, favorita dal libero mercato, non corrisponde sempre una maggiore equità e inclusione sociale”. La ricchezza non va solo creata, è necessario redistribuirla equamente e su questo, istruzione e lavoro sono due elementi strategici per promuovere lo sviluppo ed il raggiungimento della giustizia sociale. “Visioni che pretendono di aumentare la redditività, a costo della restrizione del mercato del lavoro che crea nuovi esclusi –ha concluso il Vescovo – non sono conformi ad un economia a servizio dell’uomo e del bene comune. Non ci può essere vera crescita senza lavoro per tutti”.
Al termine dell’incontro è stato presentato il programma del prossimo Campo nazionale MLAC, dal titolo “RiformiAMO IL LAVORO” che si svolgerà dal 18 al 23 Agosto a Campo di Giove (AQ), nel quale attraverso l’approfondimento dei principi della Dottrina Sociale della Chiesa e l’approfondimento sui decreti del Jobs act, si cercherà di capire se il nostro mercato del lavoro davvero promuove per tutti un lavoro degno.