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“Oltre la crisi. Etica, economia del gratuito, nuovi stili di vita” è il tema del Convegno organizzato dall’Azione Cattolica delle diocesi di Adria/Rovigo e Vicenza e promosso dalla Delegazione regionale Triveneta e dalla Presidenza Nazionale dell’AC, svoltosi a Rovigo il 6 febbraio, nell’ambito delle iniziative in preparazione della Settimana Sociale dei cattolici italiani di Reggio Calabria.
Un tema, quello del Convegno, provocatorio e di prospettiva, che ha voluto guardare all’attuale contesto dell’economia e della società del Nordest in un’ottica di cambiamento. Di fronte al clima di sfiducia e di reali situazioni di difficoltà per tanti lavoratori, famiglie e imprese, la risposta alla crisi economico-finanziaria è quella di prendere sul serio la responsabilità di essere cittadini capaci di agire partendo innanzitutto dal proprio impegno personale, familiare e sociale nel condividere una prospettiva controcorrente all’attuale modello di sviluppo delle nostre società.
Proprio nel Manifesto proposto a conclusione dei lavori del Convegno( e che trovate in allegato), una sorta di agenda di impegni per il futuro, si sottolinea la necessità di “esprimere una cittadinanza responsabile che parta da ciò che ciascuno può dare per il bene comune come persona, associazione e comunità, prima di chiedere impegni alle Istituzioni a tutti i livelli”.
In questa ottica il Convegno ha cercato di lanciare alcune importanti sfide.
Il professor Luigi Campiglio, docente di economia dell’Università Cattolica, ha cercato di cogliere nella dimensione di fraternità, lanciata dalla Caritas in Veritate, la risposta alla crisi globale che ha investito i mercati finanziari e l’intera economia del pianeta. Questa crisi richiede uno sforzo di maggiore condivisione, di stare insieme, di mutualità perché la crisi sarà condizionata da un tempo più lungo delle altre.
Proprio perché il vero nodo della crisi è stato, sotto il profilo economico, l’aumentato divario in poco tempo tra i redditi dei ricchi rispetto al contesto di un’aumentata povertà e riduzione di reddito da parte del resto della popolazione, è altrettanto importante che la crisi trovi spunti di condivisione in prospettiva europea, per operare scelte che vadano nell’ottica di diminuire le disuguaglianze a tutti i livelli.
L’analisi e la prospettiva di impegno offerta da Francesco Gesualdi, responsabile del centro Nuovo Modello di sviluppo e allievo di don Lorenzo Milani, ha approfondito la dimensione di impoverimento e di disuguaglianza rispetto al Sud del mondo, alla situazione ambientale del pianeta, al divario tra generazioni, nell’ottica del “crescere – crescere”. Il forte contrasto esistente in queste dimensioni richiede decisioni concrete che vadano verso l’evitare gli eccessi, nel consumare localmente, nelle scelte di produrre meno rifiuti e nel modificare la mobilità di merci nel contesto globale.
Alle scelte di carattere etico e di economia del gratuito devono seguire nuovi stili di vita che sia il frutto di altrettanto importanti proposte di cambiamento: da una maggiore equità fiscale alla protezione sociale del lavoro, dalla riduzione dell’orario di lavoro alla riconversione delle attività produttive.
A conclusione del Convegno il Presidente nazionale, Franco Miano, ha raccolto i contributi dei due relatori rileggendoli alla luce dell’enciclica sociale di Benedetto XVI evidenziando la profondità di una visione dell’uomo che ne recuperi la dignità profonda e la dimensione di gratuità e dono.
Le parole chiavi del Convegno si possono riassumere nella necessità del cambiamento, di una responsabilità condivisa e di una creatività operosa.
di Lucio Turra
Presidente AC Vicenza
tratto da www.dialoghi.net